Antiche Strofe

Le Antiche Strofe che narrano gli episodi della vita del Beato Giovanni Liccio si cantano ogni anno nella Chiesa “Santa Maria degli Angeli” durante i sette giorni precedenti la festa, insieme alla recita della Coroncina del Beato.

1° GIORNO
Via tutti lodiamo
il nostro Beato,
dal cielo a noi dato
con somma bontà.
Rit. Evviva Giovanni
di Caccamo figlio
bianchissimo giglio
di verginità
bianchissimo giglio
di sua santità.
Nel seno materno
la luce divina
l’investe e destina
suo raggio d’amor.
Evviva Giovanni, ecc.
Di latte, bambino,
fu privo e di madre,
lo lascia suo padre
di fame penar.
Evviva Giovanni, ecc.
Al fine in ristoro,
liquor di granato
per cibo vien dato
al caro bambin.
Evviva Giovanni, ecc.
Pia donna s’affligge
per tanto penare,
lo vuole allattare
per sua carità.
Evviva Giovanni, ecc.
E quando amoroso
lo stacca dal petto,
lo posa nel letto
qual figlio a dormir.
Evviva Giovanni, ecc.
L’accosta allo sposo,
nel letto giacente,
attratto e languente
e tosto guarì.
Evviva Giovanni, ecc.
Con sommo stupore
a terra curvato,
da croce gravato,
la zia lo trovò.
Evviva Giovanni, ecc.
2° GIORNO
Le pene e gli affanni
di Cristo Signore
Gustar con ardore
d’allora bramò.
Evviva Giovanni, ecc.
Grandetto, abborisce
piaceri e non cura,
servire procura
Iddio che il chiamò.
Evviva Giovanni, ecc.
A Pier Geremia
s’appressa fedele,
che il trova un Abele
di grande pietà.
Evviva Giovanni, ecc.
L’ammette in quel chiostro,
lo veste suo figlio,
e cresce qual giglio
di gran purità.
Evviva Giovanni, ecc.
Del Padre Gusmano
la vita emulando,
va sempre cercando
piacere al Signor.
Evviva Giovanni, ecc.
Tre volte flagella
la notte sua membra,
e poco gli sembra,
l’affanno e il dolor.
Evviva Giovanni, ecc.
Il sangue si sparge
dal corpo a torrente;
ma sempre ridente
sua faccia d’amor.
Evviva Giovanni, ecc.
3° GIORNO
Ei piange e sospira
se guarda la croce,
la piaga più atroce
nel corpo divin.
Evviva Giovanni, ecc.
L’abbraccia e la stringe,
sua gioia e diletto
la chiama, e nel petto
scolpita la tien.
Evviva Giovanni, ecc.
Co ratti e deliqui
s’innalza beato,
nè rende più fiato
unito a Gesù.
Evviva Giovanni, ecc.
Pel regno va in giro,
gran fuoco l’accende,
guidare pretende
ogn’alma al Signor.
Evviva Giovanni, ecc.
Qui batte il peccato,
là innalza la fede,
e pianta la sede
ad ogni virtù.
Evviva Giovanni, ecc.
In Caccamo torna
sua patria e sospira,
perchè la rimira
nemica a Gesù.
Evviva Giovanni, ecc.
lo mira Maria
piangente d’amore,
avente nel core
un santo dolor.
Evviva Giovanni, ecc.
Accoglie le preci,
conferma e dichiara
la brama più cara:
un chiostro fondar.
Evviva Giovanni, ecc.
4° GIORNO
Il luogo gli addita
nel bosco vicino,
e in segno divino
le mura trovar.
Evviva Giovanni, ecc.
Felice diventa
Cartago d’allora
se in essa dimora
suo figlio ed onor.
Evviva Giovanni, ecc.
Non cessa l’eroe
con voci e dottrine
frenar le rovina,
di sue reità.
Evviva Giovanni, ecc.
Il Cielo conferma
le voci coi segni,
portenti ben degni
d’un giusto stupor.
Evviva Giovanni, ecc.
Là dentro si porta
D’ardente fornace;
dal fuoco vorace
illeso ne uscì.
Evviva Giovanni, ecc.
Quell’acqua che porta
la calce a rovina,
con forza divina
ben tosto sparì.
Evviva Giovanni, ecc.
Ma dopo, perenne
comanda che sorga;
sin oggi giù sgorga.
Nel pozzo vicin.
Evviva Giovanni, ecc.
Ad essa rocorre
il san, l’ammalato,
con fede, e ha provato
la sua gran virtù.
Evviva Giovanni, ecc.
5° GIORNO
Le ossa là dentro
d’agnello spolpate,
dal fuoco bruciate,
a vita chiamò.
Evviva Giovanni, ecc.
Li travi alla chiesa,
qual’erano corti,
allunga e fa forti
con grande stupor.
Evviva Giovanni, ecc.
Le spighe, che, vuote
dal vento, seccaro,
ripiene tornaro
per sua gran virtù.
Evviva Giovanni, ecc.
La testa al fanciullo,
dal ferro spezzata,
dal Liccio fasciata,
in breve sanò.
Evviva Giovanni, ecc.
Per dove egli passa,
per dove s’aggira
ognora s’ammira
la sua carità.
Evviva Giovanni, ecc.
Conforta gli oppressi,
risana ammalati,
e son ristorati
i poveri ognor
Evviva Giovanni, ecc.
Provvede d’un pane
la vedova e i figli,
che forse in perigli
li mira d’allor.
Evviva Giovanni, ecc.
Quel pane mai manca
la donna se tace,
per esser loquace
non ebbe già più.
Evviva Giovanni, ecc.
6° GIORNO
Con piccolo pane
quegli otto al lavoro
ricevon ristori
a sazietà.
Evviva Giovanni, ecc.
Chiarchiaro si dice
Ov’egli va in giro,
per dare in ritiro
lo sfogo al suo ardor.
Evviva Giovanni, ecc.
In mezzo ai dirupi
la grotta ritrova,
La dentro rinnova
flagelli e martir.
Evviva Giovanni, ecc.
E mentre innocente
esangue si rende,
dall’antro risplende
la luce d’amor.
Evviva Giovanni, ecc.
La scorge chi passa,
sorpreso s’arresta,
con giubilo e festa
l’addita al vicin.
Evviva Giovanni, ecc.
Con fretta v’accorre
il trova che langue
spruzzato di sangue
a terra giacer.
Evviva Giovanni, ecc.
Che duolo, che affanno
ei prova scoperto!
Guardingo nel merto
l’esorta a tacer.
Evviva Giovanni, ecc.
Sull’umil giaciglio
la febbre l’assale;
di pietra ha un guanciale
vicino a morir.
Evviva Giovanni, ecc.
7° GIORNO
Le pene sofferte
allor benedice:
che sorte felice!
L’assiste Gesù.
Evviva Giovanni, ecc.
Maria Verginella,
Qual figlio diletto,
lo stringe al suo petto,
gli terge il sudor.
Evviva Giovanni, ecc.
Domenico padre,
i figli beati,
a schiere ai suoi lati
l’assistono ancor.
Evviva Giovanni, ecc.
Di gioia ridente
sua faccia risplende,
e tutto s’accende
di fiamme d’amor.
Evviva Giovanni, ecc.
Di meriti colmo,
gravato dagli anni,
il nostro Giovanni
la terra lasciò.
Evviva Giovanni, ecc.
In terra frattanto
il popolo a gara
s’accosta alla bara,
ne venera il fral.
Evviva Giovanni, ecc.
Fragranza Celeste
il corpo tramanda;
se grazia domanda
ricevele ognun.
Evviva Giovanni, ecc.
Or Caccamo godi
– ei dice – io sono
tuo figlio e patrono,
tua gloria ed onor.
Evviva Giovanni, ecc.